lunedì 13 gennaio 2020

I PRO E I CONTRO DI UN PROGRESSO



È finita l'epoca del chissà, di quando, con questo interrogativo ci domandavamo cose per noi impossibili da raggiungere all'istante... 

È finito quel tempo di quando pensavamo , immaginando: "Chissà se piove a New York mentre qui fa bello?" 
Chissà se in questo preciso istante potessi vedere i miei figli... 
Chissà cosa ne è stato di quella amica d'infanzia, e della  strada che percorrevo andando a scuola, sarà forse cambiata? 
Chissà come si cucina quel piatto gustato in oriente, vorrei poterlo rifare , già  ma come? 

Chissà: una parola magica, alla quale il progresso dà la risposta.
Oggi frontiere, ostacoli di tempo e distanza, ci lasciano risposte ad ogni supposizione o immaginazione. 
Tutto si risolve con un clic, si può fare di tutto cliccando i chissà ... 

Strumenti del progresso, che con la stessa furia di un cavallo indomito ha raggiunto mete insperate in così breve tempo. 
In tempi, pertanto non remoti, non immaginavamo neppure che sarebbe bastato un clic per soddisfare la nostra curiosità o ancora, semplicemente parlando al proprio  cellulare, computer o tablet,  trovassimo risposta ai nostri chissà o perché .

Forse più niente ci sorprende perché diamo tutto per scontato, tanto da non tener conto di questo progresso raggiunto e sempre in corsa per nuovi traguardi. 
È vero che ci aiuta a superare le barriere in tutti i sensi, come è pure vero che ci mettiamo a nudo e in questi strumenti versiamo i nostri sentimenti, le nostre gioie, le nostre angosce, comunicando al mondo le nostre abitudini, passioni, le nostre vite si mescolano nell'etere da dove non si esce poiché le tracce restano a testimone di chi cerca risposte;

soddisfacendo così, ogni chissà, che scuote il nostro vivere, bruciando i tempi che un dì ci resero pazienti nell'attesa di una risposta e c'insegnarono ad esserlo per vivere e capire che il tempo delle domande, non sempre è quello delle risposte, bensì quello da vivere e assaporarne il gusto prima e dopo l'attesa di una risposta.

Anna Giordano  23/09/2018


domenica 12 gennaio 2020

Pensiero serale: LA SPERANZA


La speranza è la chiave che apre sempre una porta per vedere se dietro ve n'è ancora una da aprire.

Anna Giordano 

mercoledì 8 gennaio 2020

GL'ISTANTI IMPORTANTI



Stranamente, di tutta una vita,
gli istanti veramente importanti si possono contare sulla punta delle dita.

Anna Giordano. 08/01/2020

giovedì 2 gennaio 2020

TRISTEZZE




Quann'‘o cielo se veste
cu 'a cammisa sporca,
sento 'stu core mio
ca se stregne dint’ 'o pietto.

Dio mio!

Quanta tristezza
regne st’anema,
'o cielo chiagne
e ije… cu' isso.

________________________________ 

Tristezze

Quando il cielo indossa
 la sua camicia sporca,
sento  il cuore mio
stringersi nel petto.

Mio Dio!

Quanta tristezza
riempie la mia anima,
il cielo piange
ed io con lui .


Anna Giordano 2010


Pecché sul''a Natale? (Perché solo a Natale?)



Pecché sul''a Natale
nce vulimmo cchiù bene
facimme comme si tutto
fosse pace e carità.

Pecché sentimmo dinto
‘na luce ca ce schiara
pe’ vedè chistu munno
cull’uocchie d''o perdono?

Pecché sul''a Natale
facimme chesti cose?

Putesseme fa tanto si sulo
nce penzasseme
ca ’o core è sempe ‘o stesso
e si putesse essere
ogni ghiuorno Natale,
facessem’'e ‘stu munno
‘nu paraviso…
e basta!
________________________
Traduzione

Perché solo a Natale ?

Perché solo a Natale
ci vogliamo più bene
facciamo come se tutto
fosse pace e carità.
Perché sentiamo dentro
una luce che ci rischiara
per vedere questo mondo
con l’occhio del perdono?
Perché solo a Natale
facciamo queste cose?
Potremmo fare tanto
se solo ci pensassimo
che il cuore è sempre lo stesso
e se potesse essere
ogni giorno Natale
faremmo di questo mondo
un paradiso…
e basta!



Anna Giordano 

martedì 31 dicembre 2019

BUON ANNO 2020


                                                       BUON ANNO 2020
                                                AUGURI 

Affido al vento il mio messaggio di pace perché ognuno possa riceverlo e pensare ai bambini, vittime delle assurde guerre, alle mamme, che hanno perso per sempre il sorriso dei loro figli, di quei bambini che non sanno cosa sia la pace perché nati sotto i bombardamenti.
Ai capi di governo che causano le guerre, agli uomini e soldati che uccidono i bambini pur essendo padri.
A loro chiedo e dico: Buttate via le armi, non siate schiavi dei vostri capi, la guerra serve solo a chi vuole che il mondo sia dei pochi.
Lavate le vostre mani e stringete quelle che combattete, la vostra idiozia è grande non quanto le stragi che a causa di essa fate.
Posate le armi e tenetevi per mano con i pseudo nemici, così detti,  solo perché vi dicono di combatterli, anche se non li conoscete.
Stringete loro la mano, sono esseri umani e unitevi per la pace in nome dell'unica cosa che avete: la vita, brandendo per essa un'arma, la sola che unisce e non ferisce, guarisce da ogni rancore,  rimargina dell'odio e del dolore le ferite, è l'arma che nel cuore custodite ed il suo nome è, solamente: Amore.

31/12/2019 Anna Giordano