"Le parole hanno una loro importanza,
bisogna pesarle prima di dirle.
Peccato che di questi tempi,
siano in molti ad essere sprovvisti di bilancia."
Anna Giordano
Un blog universale per chi ha voglia di leggere: poesie, racconti, riflessioni, aforismi e tantissime altre bizzarrie della scrittura viste attraverso gli occhi dell'anima, accompagnate da tante fotografie. "TUTTI I DIRITTI D'AUTORE SONO RISERVATI"
"Le parole hanno una loro importanza,
bisogna pesarle prima di dirle.
Peccato che di questi tempi,
siano in molti ad essere sprovvisti di bilancia."
Anna Giordano
Confidenze di una Befana…
• BUON NATALE, due parole che sembrano scontate, un augurio che facciamo ogni anno e che per molti può sembrare anche banale e senza senso. Provo a dire, con le sole lettere che compongono l'augurio, tutto quel che per me significa questo augurio , oltre ad osannare la nascita di Gesù che non è poco e tutt'altro che banale!..
L'Italia delle lunghe code, lo è sempre stata, erano code per le vacanze sulle strade, al mare, in montagna per sciare , code interminabili per trovarsi al bar al ristorante; per godersi le vacanze, code ai negozi per acquistare, spendere, per fare affari, code che si facevano per incrementare il lavoro, e tante altre code per dare l'opportunità a tante persone di vivere e lavorare! Ora le code sono tutt'altro si fanno per avere un pezzo di pane, poiché di non lavoro si può morire!
Code per entrare in farmacia, dal dottore, al pronto soccorso, in stazione, alle fermate dei bus, a scuola...
Ops, non a scuola perché chiuse.
Insomma code, sì per far in modo che tutta Italia si fermi, ma che tutti diventino schiavi di un sistema basato sulla confusione delle idee, sulle Task Force, che sono pagate, profumatamente, per svolgere il lavoro per il quale i politici sono già pagati. Ecco un modo per sperperare i miliardi promessi!
Così le code s'incrementeranno davanti alla Caritas di chi aspetta nella Speranza che i Conti si azzerino per sempre.
Anna Giordano 17/12/2020
I medici, persone come tutti, hanno
anche loro le proprie problematiche e non sono supereroi da fantascienza. Combattono tutti i giorni contro la morte che tenta in ogni momento di eliminare la vita.Quando, non per tua scelta, ma quella del tuo destino, scegliesti un 2 novembre per nascere, apristi la tua porta e desti un grido di felicità. Come per dire ai tuoi genitori: "Eccomi qua! "
Nascesti proprio in quel giorno in cui si rimembrano i morti e anche se per i tuoi genitori la tua venuta fu festa, in loro forse c'era un pizzico di tristezza e, forse, fu proprio questa la ragione, chissà, che ti fece scegliere di fare il comico e non solo!Cancello aperto,
un mare di
fiori,
croci nella
terra conficcate
presenziano le
tombe al camposanto.
Vado avanti in
questo luogo a me nuovo pur se antico e ripetuto,
anche se qui
non ho cari da visitare,
mi soffermo a
pregare e fare compagnia a chi è stato dimenticato.
La tomba sua è così
antica,
tanto da non
leggere che un nome sepolto dai licheni,
scavato nella
pietra che il tempo eroso ha.
Al posto dei
fiori,
un mucchio
avaro di foglie secche,
raccolte in un
angolo, dall’unica carezza,
che il vento ha
lui portato in questa rimembranza,
insieme a una
preghiera e un fiore,
da me deposto
sul ciglio del suo riposo.
Più avanti ,
cappelle familiari ,
lapide di marmo
levigate,
colonne
ornamentali a testimone di una ricchezza inutile.
Poco più in là,
una lapide,
spiega alla
gente che di li passa ,
ch'egli fu un
grande magistrato,
come se all'altro
mondo servisse a qualcosa!
Che stupidità
la boria umana,
che non si
arresta neppure all'evidenza della morte.
Più avanti ancora,
un cumulo di
pietre ed una croce in legno in esse conficcata,
per indicare un
gruppo di caduti in guerra;
li non vi sono
lapide levigate di marmo con scritte lucenti,
vi sono solo
umili nomi,
che diedero per
la libertà il contributo più prezioso,
la loro vita in cambio della morte.
Vige il
silenzio su questa piccola collina e
in fra le mura
antiche del cimitero è pace,
ma dell’arroganza
umana,
parlano con
gran frastuono
i segni
evidenti di sfarzose tombe,
che
sottolineano la differenza inutile,
anche dopo la
morte.
02/11/2006 Anna
Giordano