giovedì 13 giugno 2019

PENSIERI SERALI SULL'AMORE




L’amore non può essere un dovere poiché è il sentimento più libero che possa esistere, l’amore non ha una logica segue l’impulso del cuore, l’amore è cieco per grazia di Dio poiché non fa distinzione né di razza, né di casta, né di bellezza…

L’amore è la cosa più bella che possediamo, vive in ognuno di noi, basta coltivarlo, più lo si regala e più cresce nel cuore. Se si possiede un briciolo d’amore e lo si tiene stretto nel cuore senza condividerlo, si annullerà. L’amore diventa tale solo quando si dona. Dare amore vuol dire riceverne. Un gesto d’amore verso chi ne ha bisogno riempie l’anima e gli occhi di lacrime di gioia. Dare è un atto d’amore e quando il cuore lo dà non guarda quanto ne possiede, no, lo fa d’impulso senza ragionarci sopra


Quanta passione,
quanta magnanimità,
quanta grazia, dolcezza,
comprensione,voglia di vivere...
Quanto dolore lenisce l'amore!
Quanto ardore,
quanta devozione,
quanto altruismo,
quanta implorazione,
quanta disperazione
racchiude un cuore colmo d’amore!

Anna Giordano

martedì 11 giugno 2019

Pensieri serali: LA POLITICA


"La politica più la frequenti e più scopri che è una puttana."

"La Politica è una signora che non invecchia mai perché nella sua borsa cela migliaia di maschere. Ne  indossa una ogni volta,  per non farsi riconoscere e così, inganna chiunque con il suo nuovo aspetto, anche se, immancabilmente, si tradisce poiché i suoi atteggiamenti rimangono sempre gli stessi."

Anna Giordano 10/06/2019

lunedì 10 giugno 2019

Pensieri serali: osservare, potere, osare domandare

Se osservi conosci, 
se vuoi puoi,
se osi domandare ottieni.

Gli occhi servono per vedere e conoscere allo stesso tempo, anche se, capita, che chi guarda a volte non vede perché non osserva, ma lascia lo sguardo vagare senza vedere. Chi osserva presta attenzione a quel che vede e per cui,  ciò che vede si trasforma in conoscenza.

La volontà  porta al superamento di ogni ostacolo. Solo se si vuole veramente raggiungere il proprio obiettivo.

Osare è il modo più efficace  per ottenere. 
Per conoscere una risposta affermativa o negativa che sia, se non si osa porre alcuna domanda la risposta rimarrà un punto interrogativo, compreso il rimorso per non avere osato porla.

Ogni domanda comporta una risposta, che può essere affermativa o negativa, la cosa certa che se non si osa porla di sicuro non ci sarà alternativa se non, che a quella negativa.

Anna Giordano  5 maggio 2019

martedì 4 giugno 2019

IL MASSIMO DEL CUORE (DEDICATA A MASSIMO TROISI)



Lui, si chiamava Massimo,
 anche se lui non si sentiva d'essere il massimo!

Era un ragazzo timido e scontroso,
che non parlava italiano,
perché  la sua lingua, 
diceva,  
era il napoletano.

A lui bastava osservare e dai suoi occhi buoni,
ognuno, anche senza parlare,
intuiva,
quello che il suo cuore diceva.

Il cervello, gli serviva, sì, 
per pensare, 
ma nulla trapelava dalla sua bocca
se prima non passava per il cuore...

Lui dava, a chi l'incontrava:
al cinema, in teatro, inTV oppure in piazza,
un pezzo del suo cuore,
fin quando, a forza di donarlo,

non ne lasciò per lui 
neppure un soffio.



'O Massimo d''o core       ( A Massimo Troisi)

'O nomme suje era Massimo,
pure si isso, nun se senteva 'e essere 
'o mmassimo!

Era nu guaglione 'e  natura,
 timido e nu poco scuntruso.

Nun parlava italiano, 
pecché a lengua soje, diceva, 
ch’ era 'o napulitano!

A isso ll'abbastave 'e guardà,
cu chill'uocchie suje, buone,
c’ognuno, pure si nun parlava,
capeva,
chello ca 'o core suje diceva. 

'O cerviello, sì,
 lle serveva pe' penzà,
 ma niente asceva 'a chella vocca,
si primma nun passava pe' 'o core suje.

Isso deva a chi 'o 'ncuntrava:
‘o cinema, 'o teatro,in TV o miezzo a 'na piazza,
 'nu piezzo 'e core suje,
c”a fforza d''o regalà, nun ne lasciaje pe' isso,
manco nu sciuscio.


01/06/2019  Anna Giordano






lunedì 3 giugno 2019

Libertà ridata ( Affinché la Memoria non vada mai persa per le vittime della Shoah)



Libertà ridata     ( Affinché la Memoria non vada mai persa)

Passerotto,
che sul gelido filo spinato
guardavi gli uomini infierire sugli altri loro simili.
Tu,
che vedesti sfilare in quei campi, nude e scheletriche vite,
di cui, ancora oggi, si nega l’esistenza
Racconta tu, com'erano  trattate quelle vite…
assoggettate e crudelmente sottomesse all'odio razziale,
raccontami,
 come sopravvivesti a tanto atroce male?

Tu vedesti l’eterno livore,
alimentare quegli esseri senza cuore,
vedesti il loro rancore trasformarsi in fumo sacrificale,
che  usciva dai comignoli di quei forni dell’orrore,
dove ogni parola è vana per raccontarne il dolore.

Dimmi dov'era allora, la misericordia che tanto cantiamo
ed innalziamo nelle nostre preghiere all'eterno  Amore,
che in quei luoghi rimase freddamente assente…
Tu,
unico spettatore libero di pensare e agire,
volasti  attraverso  quel fumo prendendo sulle tue fragili ali
le anime loro, che portasti in alto, sempre più in alto, lontano dall'odio,
per  renderle finalmente libere.

30/05/2019 Anna Giordano




MI MANCHI





Mi manchi…

A te che mi seducevi con sorrisi crespi di solitudine nel vespro.
A te che mi riempivi delle profondità dei tuoi abissi.
A te che conducevi lo sguardo mio nell’immensità della tua luce;
dedico questo scritto, per non dimenticarti,
ora che vivo lontana dal tuo sguardo azzurro.
Mi manca la tua luce che cerco di barattare col blu del cielo
e il verde dei campi...

Dio come sei bello, mare!
Come sei perfetto nonostante le tue rughe,
e le fossette porose disegnate dal vento;
il destino delle tue onde
si arresta ai piedi delle rocce.
Gabbiani dominatori,
sulle sommità delle colline in pietra,
adottano gli atteggiamenti di un pensatore africano.
Mi piacerebbe viaggiare nella loro anima,
per vivere anche soltanto un attimo,
il loro sguardo su di te.
Pescatori in cerca di solitudine,
assaporano la tua tranquillità
seduti sui tuoi marciapiedi,
tappeti di mosaici rocciosi…
Amo quei marciapiedi che perpendicolari si slanciano verso il tuo infinito.
Mare, sei il solo viso che conosco,
la cui bellezza pare eterna,
che piova, faccia bello,
soffi il vento o l’aria non respiri,
sei sempre là,
vestito d’espressioni diverse
ed infinitamente seducente…
Che tu gioisca o no dei raggi solari o lunari,
lo sguardo tuo resta,
terribilmente luminoso d’emozioni.
Incantata dai tuoi movimenti,
a ogni istante le tue onde si spingono nel mio profondo,
ne sento l’odore ed il rumore e l’eco dei tuoi passi,
come musica inedita,
vestiti di grazia in me si ripetono,
regalandomi l’eleganza di una danza,
di cui lo stile dimora indefinito.
                                                                            12/10/2007                   Anna Giordano


venerdì 31 maggio 2019

IL NOSTRO PASSAGGIO

Ognuno di noi, quando muore, lascia qualcosa al prossimo, che continua a vivere nel tempo.
Lascia di sé, ai figli, se ne ha, la propria storia, la propria scia da seguire, se ne vale la pena...
A tutti lascia un'impronta, un'ombra, un debole filo invisibile, che unisce senza cucire, un solido legame, lascia il passaggio del suo destino fatto di tutto e a volte anche di niente . Di quel che lascia è certo senza pretese poiché di certo
è quel che ha trovato nascendo, voi mi direte: ma allora non lascia niente! Ed io vi rispondo: vi sembra niente tutto il mondo, il sole, il mare, l' universo, la luna e quelle stelle che tutti guardiamo come se fossero inutili e in pochi apprezziamo, anche se da esse siamo nati! Ci lascia la sua spoglia, che ancora per un momento sosta sulla soglia, prima di lasciare il posto a chi nasce o è già nato per un'altra avventura... ma quel che ognuno lascia di sicuro non sarà vano, se del suo passaggio resta un messaggio per il pianeta Terra, la casa d'ognuno e che ognuno dovrebbe rispettare affinché ciò che lascia, sia dello stesso valore che gli è stato affidato, il giorno della sua nascita. Ognuno ha il dovere di tramandare il rispetto per chi dovrà percorrere il suo cammino di vita su questa Terra, ognuno ha il diritto di vivere con i tesori che essa ci dà e a sua volta ha il dovere di lasciarli integri da ogni impurità, ma se solo la Terra potesse parlare con la voce, poiché anche se essa parla in ogni dove posiamo il nostro sguardo, ma che noi tutti ignoriamo perché siamo un po', volutamente ciechi, son certa che direbbe a tutti di lasciare ad ogni passaggio, l'esempio più importante: il rispetto per sé stessi, riflesso delle azioni verso gli altri e su tutto verso di essa, che tutto ci ha dato e nulla ha ricevuto in cambio, se non che sfregi e disastri, impronte ormai indelebili del nostro passaggio.